Delizie al limone

     

Nate dalla fantasia di un pasticciere sorrentino, Carmine Marzuillo, negli anni 70'. E' il dolce che portai a un raduno di Cucina Italiana, nel 2004, a Roma. Ebbero un gran successo anche perché era un dolce sconosciuto, allora, almeno nel centro nord. Uso solo limoni non trattati, appena colti. Secondo la scuola sorrentina il limone grattugiato va unito dopo la cottura della crema, così gli olii essenziali contenuti nella buccia, non evaporano.
Con questa ricetta partecipo al contest Terra di Fuoco da un'idea di Teresa De Masi del noto sito di cucina Gennarino. Ho scelto questa ricetta perché il limone rappresenta il prodotto più famoso della costiera sorrentina. L'ovale di Sorrento, lo sfusato amalfitano, il femminiello, sono le varie specie che sul territorio, vengono coltivate da Vico Equense a Sorrento, dai colli di Fontanelle ad Amalfi. Bellissimi i terreni terrazzati con i limoni coltivati a spalliera,un patrimonio da proteggere e sostenere.

#Terradifuoco

Ingredienti:


  • 4 uova da 75 g
  • 85 g. farina
  • 20 g. fecola
  • 70 g. zucchero
  • 4 gocce essenza naturale vaniglia

Crema chantilly

  • 4 dl di latte
  • 120 g di zucchero
  • 4 tuorli
  • 20 g di farina
  • 35 g di amido di mais
  • 130 g di panna fresca oppure mascarpone dolcificato
  • 3 limoni freschi profumatissimi
  • 2 cucchiai di limoncello

Salsa di copertura


  • 4 cucchiai di crema chantilly avanzata
  • 250 g di panna fresca dolcificata
  • 4/5 limoni grattugiati
  • 1 bicchierino di limoncello



PREPARAZIONE


Montare le uova intere con lo zucchero per 20 minuti circa. Unire delicatamente la farina e la fecola setacciate, poi unire un pizzico di vanillina.
Versare il composto in stampini monodose a semisfera di alluminio (di 7/8 cm di diametro), imburrati e infarinati (ne occorrono circa 8-10). Cuocere in forno a 160° per 25 minuti circa.
Montare 130 g. di panna fresca (molto soda).
Unire la crema pasticcera aromatizzata al limoncello con la panna appena montata e aggiungere anche della scorza di 3 limoni grattugiati.
Sformare i piccoli pan di Spagna e, con un coltellino, scavare un po’ alla base, togliendo con po’ di mollica e bagnarle leggermente con sciroppo di acqua, zucchero e limoncello. Riempire queste cavità con chantilly e richiudere con la mollica tolta precedentemente.
Mettere 4 cucchiai di crema rimasta in un robot, aggiungere il limoncello e la scorza grattugiata di 4/5 limoni. Frullare il tutto e aggiungere poco alla volta la panna zuccherata rimasta. Si dovrà ottenere una salsa fluida ma densa (tipo besciamella).Nel caso rimanesse troppo liquida montarla con le fruste.
Sistemate le delizie su un vassoio e versarvi sopra la salsa al limoncello preparata.
Decorare con spuntoni di panna montata, uno per delizia, mettendovi su un triangolino di spicchio di limone. grattugiarvi sopra scorza di limoni un po’ verdi.


11 commenti:

MarinaV ha detto...

Grazie per la ricetta, Elisabetta!
Ho assaggiato queste tue meraviglie proprio al raduno di Roma del 2004 (mamma mia quanto tempo è passato) ma le ricordo come fosse ieri!
Un abbraccio,
Marina

Elisabetta Cuomo ha detto...

Ciao Marina,grazie!Un bel periodo quello!

Unknown ha detto...

Che meraviglia... Le ho fatte già ma devo rifarle con la tua ricetta, sono splendide!

Paola di Cioccolatoamaro ha detto...

fantastiche golosità , bravissima e buona serata

Elisabetta Cuomo ha detto...

Grazie!!

Cristina - La cucina di Ponna Papera ha detto...

Ah però che bella cupola!!

Elisabetta Cuomo ha detto...

Grazie!Usando le formine di alluminio si ottiene questo risultato.

Laura ha detto...

Mi fanno una gola! Ogni volta che le vedo ti penso Elisabetta

Elisabetta Cuomo ha detto...

Grazie Laura!Fa piacere aver lasciato un buon ricordo.

Barbara Palermo ha detto...

Grazie, sei sempre una sicurezza! Approfitto per una domanda. Una volta finite e prima della decorazione, posso congelarle oppure è preferibile la congelazione ad uno stadio precedente? Grazie e buon fine settimana!

Elisabetta Cuomo ha detto...

Meglio congelarle senza la glassa e versarla successivamente