Casatiello sfogliato

 




Ricetta

  • 250 g farina Caputo blu o Conad O
  • 200 g farina Caputo rossa o Manitoba
  • 10 g lievito di birra fresco
  • 120 g LM rinfrescato
  • 100 g latte + 100 g acqua
  • Due uova
  • 85 g strutto
  • 15 g zucchero
  • 10 g sale
  • Pepe q.b.

Per farcire
  • 150 g prosciutto cotto a dadini
  • 120 g salame tritato fine
  • 50 g provolone grattugiato
  • 40g parmigiano
  • 100 g asiago a dadini piccoli
  •  30/40 g strutto da spalmare


Preparare una biga con 80 g farina e 50 g acqua far lievitare due ore.
Sciogliere in 100 g di acqua il LM, con lo zucchero e far riposare un'ora. Impastare tutti gli ingredienti, escluso lo strutto e il sale. Appena l’impasto è incordato unire il pepe, lo strutto un po' per volta e il sale. Dopo 20 minuti è pronto. Far lievitare due ore. Dare una piega a tre. Mettere in frigo impasto coperto con pellicola per 4 ore.
Dare ancora delle pieghe a distanza di un’ora. Per due volte. Stendere due rettangoli e spalmare con il 40 g di strutto. Cospargere di parmigiano, provolone e salumi, cotto e asiago. Arrotolare stretto e formare due filoni. Allungarli un po' e intrecciarli. Far lievitare una notte, mettere le uova crude, che andranno bloccate con cordoncini di pasta incrociati.
Far lievitare una notte o per 4/5 ore, finché non avrà raddoppiato volume. Infornare a 170 /180 gradi per 25/30 minuti dopo aver spennellato con uovo.

CAPRESE AL LIMONCELLO


(questo articolo è stato pubblicato sulla testata on line CORSO ITALIA NEWS, diretta da Antonio Fienga, che ringrazio ancora per l'attenzione)



La Caprese l’inconfondibile torta dell’isola di Capri


Sulle origini di questa torta ci sono diverse versioni, ma quella più accreditata fa capo ad un delizioso libro della scrittrice sorrentina Cecilia Coppola edito da Longobardi “Zeppole, struffoli e chiffon rosso” .
Naturalmente è inutile dire che questa prelibatezza prende il nome dall’isola di Capri dove nacque nel lontano 1920 “grazie” ad un’involontaria distrazione del pasticcere Carmine Di Fiore.
Nel libro della Coppola si legge: «pare che il cuoco Carmine Di Fiore avesse dimenticato di mettere la farina in una torta di mandorle che stava preparando per tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Il risultato fu così buono che i tre americani ne pretesero la ricetta. Di Fiore, battezzata la torta con il nome di “caprese”, iniziò a produrla con regolarità, ottenendo in poco tempo grande successo e molti proseliti».



Elisabetta Cuomo
Da allora il dolce ha avuto le sue evoluzioni ed innovazioni e così al posto del cacao e delle mandorle
sono nate varie versioni, da quella alle noci, alle nocciole ed ai pistacchi, ed a quella col cioccolato bianco o al limone, tipico agrume della nostra terra.
La ricetta che vado a proporvi è al limoncello nella versione della bravissima Elisabetta Cuomo, ultraprofumata, soffice e che non utilizza neanche il burro.
Una caprese perfetta deve avere un cuore morbidissimo ed umido, e deve quasi sciogliersi in bocca.

CAPRESE AL LIMONCELLO di E.Cuomo
Ingredienti:
– 350 gr di mandorle pelate tritate finissime
– 5 uova del peso complessivo di 300/350 gr.
– 220 gr di zucchero
– 40 gr di farina o fecola
– 1/2 bicchiere di limoncello
– 1 limone bello fresco e profumato
Esecuzione:
Separate i tuorli dagli albumi, montateli con 150 gr di zucchero e la scorza grattugiata del limone (dovrete lavorarli per 10 minuti).

Caprese al limone
Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale dovranno essere molto sodi.
Aggiungete con l’ausilio di cucchiaio di legno (mai con le fruste elettriche) la farina ai tuorli, le mandorle tritate, alternate col limoncello e qualche cucchiaiata di albume.
Mescolate delicatamente fino a amalgamare tutti gli ingredienti (aggiungete anche lo zucchero rimasto).
Imburrate una teglia del diametro di 22 cm, versatevi l’impasto e cuocete a 160° per 30/40 minuti circa.
La temperatura del forno è essenziale per la riuscita di questo dolce, potrebbero bastare anche 150°, dipende dal tipo di forno. La torta non dovrà stracuocere, dovrà rimanere chiara, altrimenti potrebbe risultare troppo secca.

Torta al pistacchio, crema e fragole


 

Una torta buonissima, preparata per la festa della mamma.
La frolla montata al pistacchio è una base ottima per crostate e bavaresi.
A completare, le due creme goduriose e un mare di fragole e fragoline.
Perché le mamme meritano!

 

Pasta frolla al pistacchio


230 g farina debole
20 g farina di mandorle
180 g burro morbido
30 g pasta di pistacchi
80 g zucchero a velo
30 g granella grossa di pistacchi
Pizzico sale
40 g albumi
1 cucchiaino di lievito
30 g di latte
Limone grattugiato
Vaniglia un cucchiaino

Montare con le fruste il burro morbido con lo zucchero, il sale, lievito, aromi, la pasta di pistacchi e la farina di mandorle.
Incorporare il latte, gli albumi e la farina di pistacchio con la granella.
In tre volte unire la farina. Deve risultare una frolla cremosa. Trasferire, senza farla riposare in frigo, in una sac a poche con bocchetta liscia da un cm.
Porre una fascia inox da 26 cm di diametro su carta forno, appoggiata su una teglia. Dressare la frolla montata, formando un cordone concentrico. L’altezza della frolla dovrebbe essere di un cm max un cm e mezzo. Mettere nel freezer per 30 minuti. Infornare a 190 gradi per 10 minuti, poi abbassare a 170 gradi e cuocere ancora per 10 minuti.

Crema al pistacchio


Un barattolo di crema al pistacchio da 250 g
Si può usare anche pasta pistacchio pura, ma solo 150 g.
150 g di mascarpone senza zucchero (la crema di pistacchi di solito è già molto dolce)
Mescolare bene la crema di pistacchi col mascarpone.

Crema chantilly al limone e mandarino


5 dl di latte intero
5 tuorli
40 g farina 00
20 g amido mais
130 g zucchero
Limone gratt uno

Pasta mandarino
Un cucchiaio vaniglia nat.
Pizzico sale
40 g di burro
3 fogli di colla di pesce ammollata in acqua fredda, per 10 minuti

Per la chantilly

Aggiungere alla crema fredda e spatolata o setacciata,150 g di mascarpone dolcificato con 20 g di zucchero oppure panna montata.

Per la crema pasticcera

Portare il latte a 80 gradi, miscelare 100 g con i tuorli, le farine, lo zucchero, con un minipimer. Aggiungere il latte caldo e portare a cottura, mescolando con una frusta a mano.
Incorporare la colla di pesce e il burro.
Mettere in frigo. Grattugiare il limone fresco bio e aggiungere alla crema insieme a
Un cucchiaio di pasta di mandarini.
Tenere in frigo.
Per la crema chantilly unire la panna o mascarpone alla crema setacciata o spatolata.

Per completare la torta

1 cestino di fragoline di bosco
400 g fragole

Mescolare le fragole tagliate a spicchi con 50 g di zucchero, rum e 5o g di acqua. Mettere in infusione per mezz'ora.

Spruzzare con lo sciroppo di fragole la base di frolla, leggermente, senza inzupparla troppo. Distribuire fragole e fragoline sulla frolla poi fare uno strato di crema chantilly e ancora fragole. Mettere in freezer con acetato per un’ora senza congelarla ma solo per raffreddarla e staccare l acetato.

Per rifinire la torta occorre


150 g di panna ben montata dolcificata
4 cucchiai della crema chantilly
rimasta

Una decina di fragole e fragoline per decorare.

Mettere la crema al pistacchio in una sac a poche con bocchetta spizzata, dressarla alternando con la panna montata mista a crema.
Decorare con fragole, fragoline e granella di pistacchi.